Informazioni personali

La mia foto
brescia, Italy
studentesse problematiche, future paracadutiste, amanti del sabato sera su 2 ruote; frequentanti il terzo anno del LICEO, umanstico di brescia, veronica gambara; il quale è simile al classico, ma senza greco, ma in PIU' c'è francese, scienze sociali, diritto, biologia, fisica e c'è moolta più matematica!! altro che arnaldo light...!! parola di lupetto!! auuuuuuuuuuuuuuuuh!!!

mercoledì 10 dicembre 2008

la memoria del giocatore di scacchi


Lo studio delle potenzialità di una tipologia specifica della Intelligenza, è stato attentamente realizzato sia con la “Risonanza Magnetica funzionale” sia mediante interviste ai campioni di “scacchi”, un ben noto ed antico gioco di strategie di “Problem Solving.”
Al contrario di un principiante, il quale tende normalmente a immaginarsi le mosse possibili di ogni singolo pezzo della scacchiera, il campione di scacchi facilita la integrazione funzionale delle memorie evocando il posizionamento di alcune schermate (Templates) della memoria evocate dalla propria esperienza, le quali vanno a focalizzare alcuni blocchi critici delle possibili configurazioni della scacchiera, sia in relazione ai pezzi che agli spazi rimasti vuoti (Chunk). Il campione, a differenza del dilettante, ragiona esclusivamente su di essi (Templates & Chunk) per reperire la strategia ed ordire ingegnosamente una soluzione vincente denominata “ Scacco Matto”.
Tale impostazione del gioco di famosi scacchisti è messa ancor più in evidenza da alcuni loro “aforismi” (cioè brevi concetti tratti dalla lunga esperienza).
1) Cerca di essere il giocatore di scacchi, non il pezzo sulla scacchiera. (Ralph Charrell)
2) Un Maestro di scacchi non cerca la mossa migliore: la vede (Garry Gasparov)
3) A scacchi io mi sforzo sempre di giocare contro i pezzi del mio avversario piuttosto che contro di lui. (Svezotar Gligoric);
da tali aforismi si comprende quale sia il miglior modo di porsi il problema di risolvere soluzioni critiche basandole su finalità proprie di un giocatore professionista, che imposta il gioco utilizzando concezioni finalizzate ad integrare intelligentemente i processi mnemonici ed intellettivi per raggiungere l’obbiettivo mediante una serie di mosse vincenti.
In vero pertanto la intelligenza e l’ingegno creativo non risiedono direttamente nella memoria o nell’ intelletto, proprio in quanto “memoria ed intelletto” presi fine a se stessi sono solo due funzioni cerebrali necessarie ma non sufficienti per produrre attività creative capaci di costruire conoscenze innovative.

Nessun commento:

Nucleare: grande risorsa che porta il mondo moderno, della tecnologia e dei consumi, al progresso; oppure inutile spesa, che comporta tagli a campi fondamentali per un reale sviluppo (come la scuola) oltre che un grave danno sull'impatto ambientale?