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studentesse problematiche, future paracadutiste, amanti del sabato sera su 2 ruote; frequentanti il terzo anno del LICEO, umanstico di brescia, veronica gambara; il quale è simile al classico, ma senza greco, ma in PIU' c'è francese, scienze sociali, diritto, biologia, fisica e c'è moolta più matematica!! altro che arnaldo light...!! parola di lupetto!! auuuuuuuuuuuuuuuuh!!!

lunedì 1 dicembre 2008

Chunking





CHUNKING: La capacità di creare associazioni mentali che accorpino le informazioni confluite nella
memoria a breve termine, formando in tal modo in unità di livello superiore, al fine di
massimizzare le capacità immediate di ritenzione dell’informazione.



Il chunk in psicologia cognitiva è un'unità di informazione.
L'operazione di acquisizione di queste unità è chiamata chunking.
Secondo
George Miller la proprietà fondamentale del chunk non è costituita dalla sua dimensione, ma dalla sua "familiarità": ovvero un'immagine insolita, anche se semplice, non può costituire un chunk, al contrario una frase molto complessa (per esempio uno stralcio di una canzone imparata a memoria) potrebbe essere un chunk se è molto familiare, indipendentemente dalle sue dimensioni.
Il concetto nasce con la teoria classica che definisce
memoria a breve termine e memoria a lungo termine (William James, 1890).
La prima delle due, dotata di una capacità limitata , la seconda - virtualmente - infinita.
Il numero di chunk immagazzinabili nella MBT (memoria a breve termine) è proposto nel
1956 da George Miller.
In seguito con
Clayton Lewis (1978) il concetto di chunk assume un significato più ampio, e cioè quell'insieme strutturato d'informazioni immagazzinate nel momento in cui la conoscenza viene acquisita.
Ovvero: di fronte ad una nuova situazione, si impara il relativo chunk d'informazioni; il chunk acquisito descrive quella situazione e la risposta da noi prodotta, cosicché al verificarsi di situazioni analoghe la risposta sarà sempre più immediata e precisa.
In seguito John Anderson postula che la conoscenza è in primis immagazzinata in forma "dichiarativa", in secundo luogo viene progressivamente trasformata in conoscenza "procedurale", e quindi consolidata in chunk sempre più complessi.
Ad esempio: dalla conoscenza dichiarativa di come si gira il volante, si passa alla conoscenza procedurale di come si fa a guidare (e non sarà più necessaria un'attenzione attiva per riuscire a svolgere questo compito) e quindi al controllo sempre più pieno e preciso dell'autovettura.

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